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Crisi, dove nasce e cosa comporta

 

Cos'è la crisi e come uscirne? Questo è un soggetto molto controverso, ma anche con poche reali soluzioni.

Tutti ne parlano, pochi ne sanno veramente dire e soprattutto predire quando e come finirà.

Ne fanno le spese praticamente tutti, salvo pochi fortunati.

Ma a questa crisi cos'ha dato il via?

Le cause della crisi economica sono molteplici. L'inizio si fa risalire al 2008 e attribuito ad una gigantesca crisi immobiliare che investì l'anno prima gli Stati Uniti e venne chiamato Crisi dei subprime.

Con effetto dilagante, la crisi con il passare del tempo, ha assunto dimensioni globali interessando quasi tutto il Mondo.

Gli economisti del Globo la chiamano la Grande Recessione e valutano che sia la seconda peggiore crisi della storia. La prima fu la Grande Depressione.

In Italia, come in alti stati, il PIL (Prodotto Interno Lordo) ha subito un crollo e il risultato di tutto è stato un impoverimento globale, un innalzamento del costo della vita, un diminuito potere di acquisto, una moltitudine di prodotti immessi sul mercato che però nessuno acquista.

La conseguenze è stata un crollo dei prezzi per poter vendere.

Non volendo questo essere un trattato di storia si eviteranno spiegazioni dettagliate e tecniche, ma è importante sapere che, nel corso degli anni precedenti banche, aziende e famiglie, si erano indebitate sempre più, mentre i tassi relativi al costo del denaro crescevano.

Oltre a questo gli istituti di credito avevano concesso prestiti a tutti, aziende e privati, compresi mutui al 120% mettendosi così nella condizione, al momento della crisi, di non riuscire più a riprendersi i soldi e avere case e appartamenti svalutati.

Le banche sono poi state salvate dagli stati, intervenuti per sanare i debiti.

Il crollo del mercato immobiliare, la chiusura spesso per fallimento di molte aziende, hanno messo in ginocchio il paese facendo crescere il numero dei disoccupati.

L'Italia ha visto aumentare i prezzi di beni e materie prime che acquista da altre nazioni e il suo indebitamento è cresciuto.

Aggiungiamo a tutti questi problemi anche l'introduzione della moneta unica, l'euro, che ha spaccato in due l'opinione pubblica e gli economisti, dividendoli tra favorevoli e contrari.

Ma c'è anche chi, alla crisi, dà motivazioni differenti: chi non ci crede e pensa che non esista, chi afferma sia una tecnica studiata ad arte per sopprimere il popolo così più controllabile, chi ne ha fatto il proprio successo.

Continua a leggere nel prossimo articolo "Dentro la crisi, come uscirne".

 

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Written by: Marina Galatioto
Photo credits | www.huffingtonpost.it

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