Per fare business le buone idee sono sicuramente fondamentali, ma una start up con un'ottima idea alla quale non seguono adeguati finanziamenti non approderà a molto!!
Ed ecco entrare in scena questo nuovo sistema per il finanziamento alle imprese, proveniente dagli USA fin dagli anni 2000, ma con una crescente presenza anche in Italia in particolare dal 2013, chiamato crowdfunding e definito come una raccolta fondi fatta online.
Che cos'è il crowdfunding?
Vediamo innanzitutto più nel dettaglio di cosa si tratta: Il neologismo inglese CROWDFUNDING deriva dall'unione della parola crowd, con il significato di “folla” o “collettivo” e del termine funding, ossia “finanziamento”.
Questo tipo di attività, molto poco conosciuta fino a pochi ani fa, ha preso piede molto velocemente negli ultimi anni sopratutto grazie alla diffusione dei Social Media, con le sue vaste potenzialità, in grado di coinvolgere in tempi brevi un vasto numero di persone, su soggetti e tematiche ad ampio raggio.
In pratica il crowdfunding non è altro che lo scambio di idee e progetti di alcuni utenti o aziende, con fondi e capitali di altre persone o gruppi di persone, Il tutto gestito digitalmente tramite internet.
Diffusione del crowdfunding
Solo in Italia le piattaforme digitali per le campagne di crowdfunding ammontano, mentre sto scrivendo, a più di 50 e ogni mese sono in fase di lancio nuove piattaforme. Basti pensare che nel 2013 erano meno della metà di quelle presenti attualmente in Italia.
Le tipologie di piattaforme si differenziano, le più diffuse sono quelle definite “Reward based”, attività di raccolta fondi che prevedono, a fronte di donazioni in denaro fatte, lo scambio con una parte dei prodotti realizzati oppure con riconoscimenti pubblici per l'adesione all'iniziativa.
Un'altra forma di crowdfunding è il “Donation based”, usato di norma della associazioni no profit.
Esiste poi il modello definito “Lending based”, ossia microprestiti fatti direttamente a persone o imprese, e ancora le “Equity based” che prevedono la partecipazione diretta dei finanziatori che divengono soci della società con quote di partecipazione vere e proprie, ed infine i modelli definiti “Hybrid” formati da sistemi misti con differenti modalità di finanziamento o adesione.
L'attività del crowdfunding necessita, a ben vedere, di adeguate regole e normative necessarie affinchè venga opportunamente regolamentata. L'Italia è stata la prima nazione in Europa a definire una precisa normativa per questo nuovo settore, in così veloce crescita, e questo può far ben sperare per il futuro sviluppo delle PMI Italiane!
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Written by: Riccardo Penati