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Cos'è la droga?

 

Le droghe sono una forza potente e distruttiva. Lacerano le famiglie e rovinano la vita alle brave persone, giorno dopo giorno. La sofferenza non colpisce soltanto chi cade nella trappola delle droghe. Anche i genitori, gli amici e le persone care soffrono la loro pena quotidiana vedendo il loro congiunto o il loro amico consumarsi e precipitare nella dipendenza.

La sofferenza maggiore non è causata dai dispiaceri o dai danni che il tossicodipendente procura loro, come potrebbe sembrare a prima vista. La sofferenza maggiore di chi è vicino ad un tossicodipendente è, quasi sempre, la sensazione di non poter fare nulla per impedirgli di farsi male e distruggersi con le droghe..

È importante sottolineare che la dipendenza da alcol o droghe non riguarda soltanto chi è caduto in trappola a causa di situazioni che non è stato in grado di risolvere. La tossicodipendenza coinvolge la famiglia: la moglie o il marito, gli amici, la comunità ed il territorio. Soffrono tutti, per il loro congiunto o il loro amico. A volte, anche più di lui. Tutti pagano la tossicodipendenza. I guai e le tribolazioni che ruotano senza posa attorno alla vita di un tossicodipendente possono sembrare tanti e tali, a prima vista, da lasciare quantomeno perplessi su come si possa iniziare ad aiutarlo.

 

Aiutare

Aiutare: questo è ciò che una persona cerca di fare per il proprio figlio, marito, sorella, amico o fratello che usa droghe o alcol. Cerca di aiutarlo, cerca di prevenire ulteriori sofferenze, cerca di rallentare la sua distruzione causata dall'uso di droghe o alcol. Cerca di tenerlo in vita. Guardare qualcuno che ami mentre si uccide lentamente con le droghe o con lʼalcol e sentirsi incapace dʼaiutarlo, è il peggior modo di vivere e il più triste.

Il primo gradino, nell'assistere qualcuno con un problema di tossico dipendenza è capire qual'è il vero problema. È molto difficle, se non impossibile, risolvere un problema se non si capisce qualʼè il problema da risolvere.

La tossicodipendenza si può PREVENIRE comprendendo cos'è questo fenomeno e gli strumenti che devono essere utilizzati.

Farmaci e Alcol come droga

 

Definizione di "droga"

Per capire la tossicodipendenza, è importante sapere cosʼè la droga. Nel linguaggio scientifico, qualsiasi sostanza che può modificare una o più funzioni del corpo, quando ingerita, si chiama FARMACO.

La parola deriva dal greco pharmakon (da cui le parole "farmacia", "farmacologia", ecc.) e significa sia medicina, sia droga e sia veleno. Droga non è un termine scientifico, bensì unʼespressione colloquiale per indicare tutti quei farmaci, di solito illegali, che inducono illusorie sensazioni piacevoli, mentre danneggiano la salute. Tossico deriva dal greco toxikon (un veleno anticamente usato sulla punta delle frecce). Le parole “sballo”, “sbronza”, ecc. usate nel linguaggio comune, significano intossicazione da sostanza velenosa.

Tossico significa veleno o velenoso.

Oggi, invece di “effetti tossici”, spesso si usa lʼespressione “effetti collaterali”. Nel caso dei medicinali, gli effetti collaterali sono accettati, in quanto male minore, in una condizione di sofferenza o malattia. Il simbolo della farmacia, qui a fianco, raffigura infatti i serpenti, per rappresentare il veleno, con il bastone e le ali, per rappresentare la sapienza e la saggezza. Questi simboli dovrebbero indicare che molta sapienza e saggezza sono necessarie per poter stabilire quanto male e quanto bene farà una sostanza tossica, in una cura. Nel caso delle droghe e dellʼalcol, gli effetti collaterali possono essere devastanti, sia dal punto di vista fisico e sia da quello emotivo. Queste condizioni portano spesso ad abitudini e stili di vita che peggiorano ulteriormente lo stato di salute e i rapporti familiari e sociali di una persona.

Si dice tossicodipendente chi è costretto alla continua assunzione di una sostanza tossica (alcol, droga o medicinale) perché non può farne a meno acausa del dolore fisico o del disagio emotivo prodotto dalla mancanza della sostanza stessa.

 

Carenze alimentari e dipendenza

Uno dei primi effetti tossici e distruttivi che le droghe provocano è ridurre notevolmente e rapidamente le scorte alimentari nellʼorganismo della persona che le assume. Vitamine, minerali e amino acidi sono elementi essenziali del carburante di cui il corpo ha bisogno per funzionare bene e per guarire, quando serve. Lʼuso di droghe consuma molto velocemente queste scorte alimentari.

legame tra carenze alimentari e dipendenza

Vitamine
Con il termine di vitamine vengono chiamate una serie di sostanze essenziali per la vita (da qui il loro nome) che regolano alcuni processi indispensabili all'organismo. Le vitamine vengono classificate in due gruppi: idrosolubili (si sciolgono in acqua, l'organismo non è in grado di immagazzinarle se non in minima parte e pertanto devono essere introdotte con l'alimentazione quotidiana) e liposolubili (si trovano naturalmente disciolte nei grassi e pertanto vengono immagazzinate nei tessuti).

Minerali
Sono composti chimici che si trovano in natura.

Amino acidi
Sono i composti chimici che costituiscono “i mattoni“ delle proteine. Lʼorganismo li assimila a partire dalle proteine introdotte con il cibo.

Paradossalmente, è proprio il rapido consumo di questi alimenti che contribuisce a creare il senso artificale di completo benessere, mentre si è sotto l'effetto delle droghe. Per esempio, quando il corpo brucia le vitamine del gruppo B ed altre ancora, per un poʼ ci si sente meglio e questo si aggiunge alla sensazione di euforia creata artificialmente dalla droga.

Allo stesso tempo, il rapido consumo delle scorte di alimenti provoca gravi carenze che danneggiano le cellule dellʼorganismo e generano sconforto emotivo, dolori e il bisogno ulteriore di assumere droghe.

È ampiamente documentato che tutti i farmaci, sia quelli medicinali e sia le droghe come la marijuana, la cocaina, lʼeroina, ecc., causano preoccupanti carenze di vitamina B1, B2, B3, B6, B12, C, D e K. Inoltre, creano una carenza di biotina, acido folico, fosforo, calcio, magnesio, ferro, acidofilus, potassio, coenzima Q10, zinco ed altri alimenti essenziali.

Non tutti i farmaci (medicinali, alcol e droghe) creano la carenza di tutte queste vitamine, minerali e amino acidi, ma tutti i farmaci, tutte le droghe e lʼalcol creano la carenza di alcuni di questi alimenti.

Le carenze alimentari prodotte da una droga si possono osservare bene in chi fuma hashish o marijuana. Queste sostanze, nel ridurre lʼattività del sistema nervoso centrale, consumano rapidamente le scorte alimentari dellʼorganismo: vitamine e minerali. Infatti, mentre creano rapidamente un finto senso di benessere, hashish e marijuana creano anche una sensazione di intenso appetito.

Questa “fame chimica” è la risposta immediata dellʼorganismo che ha subito una riduzione delle sue scorte alimentari: vitamine, minerali e amino acidi. Alla fine, quando lʼeffetto della droga scompare, uno si sente peggio di come stava prima dʼaverla presa. Questo accade perché il corpo non ha più carburante a sufficienza per funzionare regolarmente. Chi ha usato droghe o alcol, allora si sente stanco, intontito, confuso e privo di energia. Questi fenomeni possono essere più o meno fastidiosi a seconda della quantità di sostanza tossica ingerita, ma il cambiamento che si verifica nellʼorganismo è sempre in peggio. Più a lungo si usano droghe, peggiori diventano le condizioni fisiche, perché la carenza di vitamine, minerali e amino acidi apre la porta alla malattia.

 

Condizioni fisiche collegate

Qui di seguito riportiamo alcune delle condizioni fisiche che possono verificarsi a causa di carenze alimentari generate dallʼuso di droghe o alcol.

  • Anemia: diminuzione dell'emoglobina nel sangue, spesso dovuta a diminuzione del numero dei globuli rossi.
  • Depressione: alterazione del tono dell'umore caratterizzata da malinconia, scarso interesse per il futuro, sensi di colpa ecc. Per estensione: debolezza, avvilimento, abbattimento.
  • Spossatezza: grande stanchezza e debolezza.
  • Debolezza: fiacchezza fisica.
  • Malformazioni congenite: difetti organici o fisici presenti fin dalla nascita, per la prossima generazione.
  • Cardiopatie: malattie del cuore.
  • Ipertensione: aumento anormale della pressione arteriosa.
  • Asma: spasmi bronchiali che causano difficoltà intensa del respiro.
  • Osteoporosi: indebolimento delle ossa, legato all'età o a malattie.
  • Crampi: spasmi dolorosi dovuti a contrazione involontaria dei muscoli.
  • Carie: infiammazione dell'osso con rammollimento e distruzione del tessuto.
  • Ansia: stato di agitazione causato da incertezza e trepidazione riguardo a disgrazie future, spesso non bene identificate.

Queste carenze alimentari possono creare una condizione per cui lʼorganismo del tossicodipendente non riesce a conservare a lungo un sistema immunitario* efficiente, per difendersi da infezioni o malattie. Il tossicodipendente così perde la salute e non si sente bene.

*Sistema immunitario: un sitema che protegge il corpo da sostanze estranee e da organismi patogeni (che causano malattie) producento una risposta immunizzante (che rende inattacabile).

 

Tolleranza e astinenza

I soli momenti in cui si sente bene (o almeno non si sente male a causa della carenza alimentare dovuta all'uso di droghe) è quando ASSUME droghe ed è sotto l'influenza dei loro effetti.

Una persona prende una droga o dellʼalcol e si sente bene. Finchè si sente bene, pensa che anche il suo corpo stia bene. A nessuno piace il dolore o lo sconforto emotivo ed ognuno di noi cerca di evitarli, ma più si continua ad assumere droghe, più si desidera assumerne, mentre la condizione fisica comincia a decadere ed a peggiorare sempre più. Con il passare del tempo ed il continuo uso di droghe, lʼorganismo comincia ad abituarsi alla presenza di queste tossine chimiche.

Cos'è la droga: assuefazione e astinenza

Il corpo, nella società odierna, si è abituato a molte tossine chimiche. L'abitudine del corpo a queste sostanze, si chiama tolleranza mentre lʼassuefazione è lʼabitudine e lʼadattamento dell'organismo a un farmaco, tale da ridurne o annullarne l'efficacia. La tolleranza ai farmaci (ai medicinali, allʼalcol e alla droghe) ne fa aumentare lʼuso. Via via che si forma la tolleranza, gli effetti euforici di chi ha iniziato ad assumere droghe diminuiscono sempre più.

Tolleranza è la capacità di un organismo di abituarsi a condizioni sfavolevoli o dannose, ma più la persona usa una droga, maggiore deve essere la quantià da assumere, perchè gli effetti di questa diminuiscono con il protrarsi dell'uso. Il tossicodipendente cerca di ricreare lo stesso effetto delle prime volte e per questo assume sempre maggiori quantità. È un circolo vizioso.

All'inizio, sperimenta unʼintensa senzazione di benessere o di “grandezza”, ma poiché un corpo intossicato incrementa la sua tolleranza alle sostanze chimiche, le sensazioni iniziano a diminuire dʼintensità, sia mentalmente e sia fisicamente. Quando queste sensazioni piacevoli finiscono, iniziano senzazioni di “depressione”. Queste "depressioni" sono innescate dalla carenza alimentare risultante dal declino dello stato di salute e dal continuo stato di malessere, fisico e mentale, che il tossicodipendente prova ogni volta che gli effetti tossici delle droghe scompaiono.

La condizione fisica peggiora con il passare del tempo e il tossicodipendente assume allora una sempre maggiore quantità di droga per tamponare il dolore e sconforto in cui si trova. A questo stadio di dipendenza si è a rischio di overdose: una dose superiore a quella che il corpo possa tollerare e che conduce in coma o peggio.

La tolleranza del corpo alla sostanza maschera gli effetti velenosi delle quantità maggiori e più letali della droga di cui il tossicodipendente ha bisogno per soffocare il dolore fisico o il disagio di quando non è sotto il suo effetto. Aumentando la quantità di droghe assunte, aumenta il danno nellʼorganismo e qui si riscontrano centinaia di danni, alcuni appena visibili. La lista è lunga: problemi al fegato ed ai reni, danni al cuore, al cervello ed anche il diabete sono molto comuni e ben documentati come conseguenze dellʼuso di droghe. Ogni volta che il tossicodipendente decide di smettere, pensa al danno che ha creato a se stesso ed al suo corpo. Allora gli si presentano molti probemi fisici. Di solito si sente male, è privo di energia e soffre di dolori che però svaniscono quando è sotto l'influenza della droga.

Purtroppo, il ricordo delle droghe che lo "fanno stare bene" porta alla “soluzione” di usarne ancora. Per esempio, se si smette di usare cocaina o metanfetamina, si può avere mal di testa o altri dolori causati da carenza di vitamine. Ci si sente stanchi e si pensa di dover assumere ancora droghe per avere nuova energia e far sparire i dolori e le sensazioni di malessere che si provano. L'astinenza* crea questi effetti. Il presente diventa un problema.

Il tossicodipendente spera di poter vivere una vita normale, pur usando droghe, ma se cerca di smettere non ha energia e quando si astiene dallʼassumere la droga, si sente male. Ovviamente, vuole stare bene e non sentirsi male, ma poiché non sa che la causa del suo malessere è dovuta a una carenza alimentare e non conosce un metodo alternativo, ricade nella trappola di tornare sui propri passi e ricomincia ad assumere droghe per non soffrire terribilmente.

*Astinenza: la sospensione dellʼassunzione di sostanze tossiche che genera un gran numero di sintomi dolorosi e disagi mentali.

 

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Articolo courtesy of: Associazione di promozione sociale Narconon Sud Europa - Sito: narcononsudeuropa.org

 

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