Trust GXT 278: raffredda il vostro laptop di quasi 10 gradi
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La prova di oggi riguarda un accessorio che, secondo me, non può mancare su qualsiasi scrivania dove ci sia un laptop che lavora seriamente. Vediamo di capire cos'è e perché è così importante.
Innanzitutto, il Trust GXT 278 è un supporto per laptop che integra anche una base di raffreddamento dotata di 4 ventole a velocità regolabile. Vedremo a breve tutte le caratteristiche dettagliate.
Perché dico che è un accessorio che non può mancare? Semplice: se tu potessi allungare la vita al tuo (costoso) laptop, migliorandone nello stesso tempo le prestazioni, con una modesta spesa di poche decine di euro, lo faresti? Se, come immagino, la risposta è sì allora abbiamo fatto lo stesso ragionamento!
È andata così: complice questo anomalo caldo primaverile, mentre effettuavo un montaggio video di emergenza con un mio PC portatile un po' datato (2017), ho notato che la ventola di raffreddamento interna non smetteva mai di girare a gran velocità "sputando" fuori aria bollente in quantità. Questo succedeva nonostante avessi già provveduto a fare una pulizia approfondita del suo interno (ventola e dissipatori CPU/GPU) con aria compressa e pennellino solo poche settimane prima. Pur non essendo un gamer incallito, questa situazione mi ha fatto un po' preoccupare pensando all'effetto "forno" che avrebbe subito tutta la componentistica interna del laptop proprio a causa della temperatura costantemente così elevata. Ho capito, finalmente, il vero motivo per cui i laptop durano molto meno rispetto agli equivalenti PC inseriti in un case tower o mini-tower...
Deciso a risolvere questa situazione ho inziato a girare per il web e cercare un prodotto che non costasse un patrimonio ma che svolgesse il suo compito per le mie usuali attività: fotoritocco, montaggio video, qualche sessione di gioco leggera. Dopo un lungo viaggio fatto di numerosi confronti e verifiche l'ho trovato. Funzionerà davvero? Vediamo!
CONFEZIONE
La scatola esterna è esteticamente curata, e l’imballo interno si presenta ben fatto.
All’interno della scatola troviamo il supporto/base di raffreddamento, corredato di un cavo di collegamento di tipo USB-A (maschio-maschio) rivestito in tessuto e di buona qualità, dai colori rosso/nero coordinati con la base. C'è anche un piccolo manualetto illustrato con le istruzioni di collegamento ed un piccolo adesivo destinato a coloro che apprezzano il senso di "appartenenza al club" Trust GXT... :-D
PRIME IMPRESSIONI
Il primo impatto con Trust GXT 278 è molto buono: è solido e non scricchiola. La parte superiore, ovvero la griglia microforata che sta a contatto con il laptop, è realizzata in metallo, mentre tutto il resto è realizzato in plastica di buona qualità (in relazione al prezzo).
Il design è abbastanza spigoloso ed "aggressivo" con un grande logo al centro e le quattro ventole da 120mm in bella vista, quasi a voler sottolineare (esteticamente) che la destinazione d'uso è per i giocatori di videogames più esigenti.
La configurazione iniziale, così come il suo utilizzo, sono davvero semplici. È sufficiente:
- regolare l'altezza preferita del supporto (3 posizioni differenti grazie ai piedini gommati a scomparsa);
- collegare il cavo USB di alimentazione in dotazione: una estremità va al laptop e una al piccolo HUB a due porte presente sul retro del supporto. La porta USB occupata sul laptop la si recupera dall'HUB della base di raffreddamento (però è USB di tipo 2.0);
- accendere e regolare la velocità delle ventole attraverso i due interruttori posteriori (ogni rotellina comanda una coppia di ventole).
La retroilluminazione, di colore rosso, delle ventole è immediata all'accensione delle stesse e non può essere variata né eliminata.
UTILIZZO SUL CAMPO
Quanto a semplicità di avvio e d'uso non c'è stato il minimo problema. Vediamo adesso la prova sul campo.
Per verificare la reala efficacia "raffreddante" della base Trust GXT ho preparato un piccolo TEST che mi permettesse di misurare i valori di temperatura con e senza il supporto di raffreddamento, così da notare la differenza.
Ho acceso e posizionato sul tavolo - senza supporto - il mio fidato e non recentissimo laptop Acer (un PC portatile del 2017 ma dalla dotazione di tutto rispetto: CPU i5, 16GB di RAM, scheda video dedicata con 2GB di RAM, SSD di ultima generazione come hard disk). Già così, con il solo sistema Windows 10 avviato, la temperatura della CPU misurata dal programma NZXT CAM era di 47°C (in media, poiché il valore non è mai stabile a lungo), ma sale velocemente per assestarsi verso i 52°/54°C dopo poche operazioni di ricerca file (Esplora risorse) con un carico della CPU molto inferiore al 50%. È da notare che il mio modello di laptop è fornito di una sola ventolina interna per il raffreddamento di tutti i componenti (dissipatori esclusi, ovviamente).
Il vero test che ho in mente è però riservato alle condizioni d'uso più impegnative e gravose per il mio laptop. Quale miglior esempio di una conversione ed esportazione di un file video realizzata attraverso il (pesantissimo) software Adobe Premiere Pro? Avvio al volo il file di una nostra precedente video recensione e subito la temperatura della CPU tocca i 60°C, per poi stabilizzarsi sui 55/58°C una volta completato il "picco" di lavoro (95-100%) della fase di caricamento di Premiere Pro in memoria.
Veniamo al dunque: avvio l'esportazione del file video in un formato "accettabile" e non eccessivo: WMV, full HD a 30 FPS (voglio misurarne la temperatura, non far "schiattare" il mio Acer!). Come mi aspettavo, la temperatura sale velocemente e si assesta su 67/68°C e mantiene questi valori per i primi minuti della fase di rendering. Aumenterà ancora leggermente nel tempo (circa un'ora) ma più a causa del riscaldamento del tavolo e di tutto il PC che per il carico effettivo della CPU: infatti Premiere Pro stabilizza gradualmente la richiesta di risorse a circa il 75-85%, meno male...
Il grande momento è errivato: mentre ancora sta lavorando ho posizionato il laptop sul supporto Trust GXT ed ho avviato le quattro ventole alla massima velocità. La temperatura misurata dal software NZXT CAM inizia - gradualmente - ad andare giù. Dopo pochi minuti (quattro per la precisione) la temperatura tocca un punto minimo di 60°C, quindi ben 7 gradi in meno.
Direi che il TEST è superato.
CONCLUSIONI
L'idea che sul momento mi sono fatto ("a caldo", appena concluso il test) è che la velocità delle ventole non sia poi così alta. Ma poi - ragionandoci su - mi viene in mente che:
- il carico della CPU (e della GPU, visto il tipo di lavoro che stiamo svolgendo) rimane costante e piuttosto sostenuto (75-85%) durante tutta l'esportazione del file, quindi la gradualità con cui scende la temperatura è più che comprensibile;
- la velocità non superlativa delle quattro ventole si compensa con la notevole silenziosità di funzionamento.
Diverse ulteriori prove, eseguite successivamente alla registrazione del filmato della video recensione, mi hanno confermato l'ottima qualità del prodotto soprattutto il relazione al suo prezzo (circa 30 euro). Infatti, facendo girare programmi non troppo esigenti in termini di carico COSTANTE di lavoro richiesto alla CPU, le temperature medie si sono assestate tra i 41 e i 45 gradi, misurati in un contesto casalingo dove la temperatura ambientale era già di 24,5°... Non male davvero!
Di sicuro c'è un aspetto molto importante di questo Trust GXT da tenere in considerazione: non lo ritengo ideale per il gaming estremo, riferendomi ai giocatori che fanno sessioni di gioco molto lunghe, con risoluzioni altissime (4K) e FPS da paura. Ipotizzo che in tali casi serva qualcosa di più costoso, già a partire dall'interno dei loro laptop potentissimi... In compenso questo supporto è perfetto per tutti gli altri utilizzi, dove una riduzione della temperatura di 7-10 gradi può rendere il laptop più efficiente, evita i blocchi del PC a causa delle alte temperature (i gamer sanno a cosa mi riferisco) e lo fanno lavorare meglio smaltendo il calore in eccesso. Inoltre è pur sempre un supporto laptop regolabile in altezza, che ci aiuta nella postura e rende più comoda la digitazione.
La buona qualità dei materiali, insieme alla silenziosità delle ventole e alle sue dimensioni generose (ospita laptop fino a 17,3"), fanno di questo supporto con base di raffreddamento un "must-have" ovvero un prodotto da avere, sicuramente. In più il suo basso costo lo rende molto accessiblie, consentendoci di preservare ed allungare la vita dei nostri costosi laptop (evitando quello che io chiamo "effetto forno") con un investimento davvero minimo.
A 35 euro è decisamente un best-buy!
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Galleria fotografica più giù nella pagina
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Written by: Paride Tumeo